Il Partito Democratico continua a lavorare sodo in vista del voto in programma domenica 4 marzo e uno degli ultimi passi di questo cammino ha visto l’organizzazione dell’incontro tenutosi lo scorso sabato presso il Chiostro di San Domenico, occasione valida per presentare i volti e le idee dei candidati del PD alla Camera e al Senato.

"In una campagna elettorale insolita, in cui è stato dato troppo peso a proposte sensazionalistiche che difficilmente potranno essere realizzate,- a detta di Fabiano Amati - E' necessario fare promesse che non pesino su un debito pubblico vittima di una crescita senza freni. Un modo di fare campagna elettorale non pirotecnico ma senza dubbio responsabile e lungimirante". Una responsabilità che secondo Ubaldo Pagano può essere preservata solo attraverso la vittoria elettorale del centrosinistra, l’unico polo politico, al contrario degli avversari “In grado di entrare nel merito delle vicende, non limitandosi alla loro analisi”. Ultima ad intervenire Marilù Napoletano che ha invece ribadito la necessità di restare in Europa per permettere al Paese di continuare la sua lenta e costante ripresa, rivendicando i meriti del PD in leggi rivoluzionarie come quelle sull’autismo, sui diritti civili, o sul Dopo di noi, al netto di “Errori causati dall’eccessiva personalizzazione”.

All’incontro ha preso parte il capogruppo consiliare Fabrizio Notarnicola, il quale ha sottolineato l’importanza della prossima tornata elettorale per il PD nocese alla luce del ruolo di primo piano ricoperto in chiave amministrativa. Lo stesso sindaco Nisi ha rivolto il suo invito ad un voto basato non sull’illusione, ma sulla serietà e sulla responsabilità dei candidati, mentre Vito Plantone, segretario del Circolo locale, in sede di presentazione ha esordito facendo chiarezza sulla posizione di alcuni fuoriusciti: “È sicuramente fuori dal PD locale chi dopo due mesi dal Congresso cittadino fonda la sezione di Liberi e Uguali. È fuori chi abbandona un incarico pubblico senza preoccuparsi di comunicare al proprio Direttivo la decisione. È fuori dal Partito Democratico chi all’interno del Consiglio comunale passa con la minoranza”.

Rocco Amatulli